Si laurea in economia e commercio all'università di Torino. Entra nel PSU di Turati e Matteotti. A causa della repressione fascista si trasferisce all'estero. Partecipa alla lotta antifascista. Dopo la liberazione, entra nel governo Bonomi. Il 2 giugno del 1946 è eletto alla Costituente e ne diviene Presidente, ma si dimette il 12 gennaio 1947, a seguito della "scissione di Palazzo Barberini". Da tale scissione nasce il PSLI, poi PSDI, di cui sarà segretario per lungo tempo. È eletto deputato ininterrottamente dalla I alla IV legislatura. Nei primi due governi Moro, di centro-sinistra, è Ministro degli affari esteri. Il 29 dicembre del 1964 è eletto Presidente della Repubblica. Terminato il mandato nel 1971, continua la sua militanza politica nel PSDI, di cui diviene presidente.